sabato 6 marzo 2010

Non capii più nulla, tutto quello che desideravo eri tu, nessun altro sapeva rendermi così felice.
Tutto quello di cui avevo bisogno era starti accanto e dimenticare quello che era successo poco tempo prima.

- Emh.. Posso disturbarvi?.. Vorrei tornare a casa! - Era B., che furbamente uscii dall'autogrill, entusiasta.

- Chiudi la bocca idiota... Guido io, e decido io quando ripartire... Dobbiamo parlare poi, lo sai questo vero?

Non avrei mai voluto trovarmi in quella situazione.
Per fortuna la nostra casa era sempre più vicina; che strana sensazione provai.
Chiusa in quell'auto, appena davanti a B., ma vicino a te.
So per certo che i tuoi toni non si sono alterati solo perme, solo perchè odiavi farmi vedere ciò che non eri.
Ma già sapevo che cosa sarebbe successo dopo...

La casa di tuo fratello era più vicina al centro, intorno agli illuminatissimi negozi e al caos della vita moderna.
Era più vicina anche alla strada principale e per logica, saremmo arrivati prima a casa sua.

- Ci siamo... - Hai detto tirando un sospiro di sollievo.

B. scese molto lentamente dall'auto come se intenzionalmente volesse farci perdere tempo.
Controllò tutti i suoi inutili aggeggi in borsa e si avvolse la giacca intorno al collo.

- Che freddo! - esclamò il ragazzo, e salutando entrò in casa.

Eravamo rimasti soli di nuovo, ma questa volta saremmo tornati a casa.

- Gli parlerai sul serio di quello che è successo?... - Chiesi timorosa.
- Sì... mi sembra il minimo... - La tua voce si diffondeva decisa. - Non faccio altro che pensare a quella scena, non ci riesco, la mia mente è fissata su di te, su di lui, che si avvicina sempre di più... Ah, dannazione.. Vorrei prenderlo a calci.

- Ma io, io non credo sia stata colpa sua, era... era pentito quando l'ho spinto via... - Replicai decisa.

- Non è stata colpa sua!? - Mi pentii immediatamente di averti risposto; girai lo sguardo - Amore... cazzo! Ti ha baciata, e lui sa quanto tu sia importante per me... Sa ogni cosa... Come puoi dargli ragione!

Ecco dunque... questa era la reazione che temevo.

Nessun commento:

Posta un commento