lunedì 1 marzo 2010

Ma neanche quel giorno il coraggio mi accompagnò, così non dissi niente...

-
A volte non so se fuggire sia la vera soluzione...
- Non lo è mai, credo.. Mi basta averti e qualsiasi luogo per me è uguale.. Quanto sono felice con te.


Smisi di parlare improvvisamente, e prima di continuare, hai preferito appoggiarti sui due cuscini appena di fianco a me e accarezzandomi continuasti:

-
Non voglio più partire, questa non è la vita che desideravo veramente.. Ogni cosa ha il suo lato negativo.. E' sempre stato il mio sogno, è vero. Però non posso stare così lontano da te. Non voglio perdermi niente di quello che fai, non voglio perdermi niente della tua vita. Lo sai.. Anche noi abbiamo un lato negativo..

All'improvviso quelle tue parole mi avevano preoccupato e di scatto chiesi:

-
Ma.. Di che parli??
- No tranquilla cucciola.. Mi riferivo al fatto che certi mesi all'anno non li passiamo insieme, per colpa mia e sottolineo mia.

Il tuo sguardo diventò basso e avresti voluto sprofondare, come se un senso di colpa enorme di avesse assalito.
Eravamo così vicini, come non mai credo... Mi avevi confessato tutto, ogni minima cosa, non c'erano più segreti.
Avevo voglia di abbracciarti e l'ho fatto, senza pensarci.

- Vieni qui, più vicino, più vicino..

La tua voce mi echeggiava dentro al corpo, come se in quell'istante nessun altro suono facesse parte di me.

-
Anche se sono passate solo due ore... Ti va di...
- Torniamo a casa amore mio?



Era sorprendente tutto ciò.. Tu sapevi leggermi nella mente.. Ero come un libro aperto per te.. Non potevo nasconderti niente.. Eri, e sei l'unico che conosce tutto di me.
Non so che cosa mi passasse per la testa in quel momento, ma all'improvviso un misto di allegria follia e tristezza mi avvolse completamente e si trasformò in lacrime.

-
Adesso sono qui e non me ne andrò.. Hey.. Cucciola hey hey ti prego non piangere.

Sentii le tue mani prendermi il viso e avvicinarlo alla tua bocca e questa volta sei tu che mi hai stretto a te.

-
Andiamo via da qui.. Dovrei darti più ragione quando mi dici che sono pazzo, che senso ha avuto venire qui? Non potevamo starcene a casa eeeh, sempre colpa tua che vuoi venire negli hotel a dormire!

Come amavo il tuo modo di rendermi felice e serena.
Dopo i nostri sorrisi, un ultimo bacio dentro quella camera e poi via, presimo le nostre borse e siamo usciti.
Era da 40 minuti passata la mezzanotte, me lo ricordo benissimo.. Hai indossato gli occhiali da sole come tuo solito, e tirato su il cappuccio della tua felpa nera.

-
Copriti bene cucciola, fa freddo fuori.

Avevo infilato l'impermeabile senza fare molta attenzione e tutto il colletto era girato verso l'interno. Che stupida ero... Sapevi prenderti cura anche di queste cose.

Scendemmo le scale e lasciasti qualche soldo sul bancone, più un biglietto con scritto il tuo nome..

- Hai speso molto? - Ti chiesi quasi dispiaciuta.

- No, per niente.. Non ha importanza cucciola.. Non devi farti questi tipi di problemi, posso usarne quanti ne vuoi con te..

Ad essere sincera questa risposta mi aveva spaventato a morte.. Ma il tuo lavoro di certo non ti faceva mancare nulla, anzi...

[..]


Dopo una corsa spietata sotto la pioggia abbiamo raggiunto la macchina; hai buttato gli zaini sparsi nei sedili posteriori.
Prima di mettere in moto, hai tirato un lungo sospiro di sollievo, ed era come se la strada per tornare a casa si fosse accorciata improvvisamente.

-
Odio la mia vita...

Ti sentii dire queste parole e in un primo momento non capii...

-
Odio qualsiasi cosa che alle 6.00 di mattina mi fa svegliare e allontanare da te. E ora che potevamo starcene da soli, un pò lontano da tutto questo... Ti ho praticamente pregato di tornare a casa.
- Ma... Che cosa stai dicendo, non è così, te l'ho chiesto io in realtà. E poi non c'è niente di cui tu debba temere... Finchè...
- Finchè stiamo insieme giusto?

Tutti quello di cui avevi bisogno era un pò di pace e non so se in quel preciso istante appoggiare la mia mano sulla tua sia stata una buona idea.
Non sapevo che cos'altro fare o dire per farti sentire meglio...
Ogni volta che qualcosa ti rendeva ''triste'' cercavi in tutti i modi di superarlo e di non pensarci. Ma forse non considerare il mondo questa volta non era la soluzione.


Siamo partiti dopo lunghi attimi di silenzio, nella macchina cominciava a formarsi quel caldo piacevole che lentamente mi faceva assopire.
Così la stanchezza mi travolse e mi addormentai per qualche istante o forse per un'ora. Non ricordo esattamente.



Invece io ricordo tutto, ricordo di aver vegliato su di te tutto il tempo, e di aver accarezzato il tuo viso mentre nella tua mente si rincorrevano splendidi sogni.
Ero alla guida... E non avrei dovuto distrarmi... Ma, è stato così cucciola.



Quando mi svegliai era ancora tutto completamente buio fuori dal finestrino, le luci della macchina attraversavano la strada; la nostra casa era ancora lontana?
Non ci pensai e tirandomi su il cappuccio cercai di riaddormentarmi ancora ma balzai improvvisamente per colpa di una tua frenata, hai evitato che io andassi troppo avanti bloccami col braccio e tutto questo... a causa del telefono che ti era vibrato in tasca.
Se avessi sentito una suoneria probabilmente ci saremmo spaventati entrambi.
Ma comunque sia, risposi e la tua voce non era affatto una delle più tranquille.
Era B., il tuo caro fratello che a quell'ora della notte ancora non dormiva.

-
Che cazzo succede, ma è possibile che tu debba chiamare a quest'ora??!
- Hey dai, calmati, scusami per l'ora, dormire qualche ora in meno non ti farà di certo male, e poi è un'urgenza questa! - Rispose dall'altra parte.
- Dormire!?! Stavo rischiando di schiantarmi, sono seduto al posto di guida della mia macchina e per colpa tua potevo fare un incidente..
- Oooh sei alla guida perfetto! Allora già che ci sei raggiungimi vicino casa perchè ho bocciato la macchina di nostra madre e sono rimasto a piedi e tu sei l'unico che sa come rimetterla in moto!

In un certo senso B. non era stato nemmeno a sentirti, ma amavo lo stesso i suoi eccentrici modi di fare.
Eri la persona di cui lui si fidava di più, e fin da bambini avete sempre condiviso tutto.
Renderti partecipe delle sue avventure lo eccitava... Fare in modo che tu fossi il suo salvatore invece, era un pò quello che sperava sempre.

-
Cucciola... Santo cielo dobbiamo...
- Sì... Amore ho sentito tutto...
- Sorridendo mi misi di nuovo seduta composta, proprio come te.


[..]

1 commento: