giovedì 18 marzo 2010

Quella notte tornasti a casa con un'innata voglia di tenermi stretta a te.

- Cucciola, è tutto a posto ora; haa, vieni qui!

Le tue braccia mi sorreggevano come se fossero le colonne portanti della mia vita...
In quel momento mi sentii come un angelo benedetto da chissà quale creatura.
Che sorriso avevo di fronte, che viso incantevole.
Mi illuminavi tutta.

- Ho bisogno di te, sempre... Se non ti avessi accanto la mia vita prenderebbe una piega simile a quella dei miei pantaloni.

- Hahaha, oddio... amore che stai dicendo?? - Sospesa a mezz'aria lasciavo che la gioia prendesse il sopravvento su di me.

- Hai idea di come io tratti i miei calzoni?

- Certo, te li sistemo ogni mattina!


La nostra quotidianità era finalmente tornata, eravamo inarrestabili, insieme.
Volevo rendere quel momento senza fine...
Saremmo rimasti lì, più a lungo del solito...
Senza che niente e nessuno ti portasse via dal nostro posto.
Era indispensabile per me non lasciarti andare via.


- Ti porto a letto, mia principessa...


Quelle parole portarono lontano tutte le mie fatiche, fecero addormentare i miei sensi; arresa di fronte alla tua forza, mi lasciavo guidare ovunque.
Piano piano i miei occhi si chiusero e c'è poco che riesco a ricordare da questo momento in poi.
Ho chiara nella mente solo l'immagine di quell'orribile sogno che mi svegliò nel cuore della notte... e, quella cosa, quella cosa lì.



"Non ci sono scuse... Non ci sono giustificazioni, me ne rendo conto... Lo sto facendo di nuovo, e non mi merito un altro perdono... La mano mi trema e non c'è parola che io riesca a scrivere serenamente. Ho ricevuto una chiamata e devo correre lontano da qui, vengono a prendermi tra poco sotto casa... Mi sento una persona squallida, come se stessi commettendo una sorta di reato... Ho paura, ho paura di quello che sto facendo, di quello che pensarai... Spero che tu riesca a vedere tutto questo buio quando ti svegliarai; capirai quant'è stato difficile per me lasciarti. Ora come ora non m'importa sapere quanto lontano andrò, ho conosciuto tante strade... ma tu sarai sempre il mio mondo. Qui c'è tutto quello di cui ho bisogno. Voglio amarti, voglio sentire la tua voce tutto il giorno... E' questo che voglio ma non lo sto mantenendo. Non sono coerente con me stesso, non voglio che ci siano due forze dentro di me che combattono per il mio futuro... Tu hai già vinto ed è questo che conta. Sono tante le persone con cui parlo ogni singolo giorno... mi riempiono la testa con le loro cazzate e molto spesso passo più tempo con loro che con te... E' un ingiustizia, la vita è ingiusta. Riuscirò mai a liberarmi da questo fardello? Sì, un fardello... E' questo che sta diventando... Sono un vigliacco, un vigliacco che non sa prendersi le sue responsabilità, che non ha le palle per mandare all'aria tutto per stare con te. Eppure non ce la faccio... Non ci riesco... Perchè? Dimmi perchè... Sei l'unica che può trovare una risposta... Non riesco più a sentire niente. Ho paura... Perdonami. Ti amo... cucciola."



[Tutte promesse... Giuda; sempre le stesse.]

Nessun commento:

Posta un commento