giovedì 11 marzo 2010

Tu sei tutto quello che sono io e tutto quello che scorre nelle mie vene...

Pensava a questo B., illuminato dal fuoco che ardeva nel suo camino, disperato come non mai.
Non gli era mai capitato di ritrovarsi in una situazione del genere, quello che facevi era fonte di ispirazione per lui e le tue parole erano le sole che gli provocavano piacere.
Ora tutto sembrava come svanito nel nulla, come se l'amore ti avesse dato alla testa talmente tanto da non permettergli di farsi perdonare.

Quella notte non passò neanche per te...

- Dovresti riposare... - Dissi morente di sonno.

Non dicesti nulla ma abbassasti lo sguardo...

- Voglio fare qualcosa per cancellare dalla tua mente ciò che è stato...
- No cucciola, non c'è niente che possa distrarmi, solo... stammi vicino.

Come una parete ruvida provocava dolore a quel cuore infranto, così le tue mani agitandosi sopra di me facevano soffrire le mie ferite.
Ancora non riuscivo a crederci, voi due, divisi...
Eppure desideravi non vederlo mai più...
Era una decisione che ti faceva stare male, che ti soffocava.

Neanche la luna quella sera aveva voglia di brillare.

...

Così, i giorni passarono lenti e spietatamente crudeli.

Non sopportavo più questa situazione, sembravi dannatamente felice.
L'avevi dimenticato?
Ero sicura che senza di lui non saresti più stato lo stesso...
E invece? Era ormai uscito dalla tua vita per sempre?

Erano domande che non mi facevano dormire, che si scontravano nella mia mente senza ottenere risposta.

Decisi però, in un freddo pomeriggio invernale, di farmi coraggio, di voler cambiare seriamente le cose...

- Io.. io non che la faccio più... non credi sia arrivato il momento di andare da lui...?

Inzialmente la tua voglia di capire fu inesistente, poi, arrendendoti, risposi agitato:

- Sono passati mesi ormai, che cosa dovrei dirgli?

- Ma... io non capisco... L'hai lasciato così, dicendo di non volerlo vedere mai più, mai più... Hai idea di quanto faccia male?

Il mio cuore si strise e divenne più piccolo che mai...
Mi ritrovai incapace di piangere, di provare sentimenti... non ero quasi più umana.

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